martedì 17 aprile 2012

La stampante del web


È uno dei gadget più chiacchierati del momento, sebbene manchi ancora qualche mese al lancio commerciale in versione Beta. Si chiama – facile facile, pulito come il suo design un po’ vintage un po’ criptico – Little Printer. E, nomen omen, è una sorta di stampante portatile, di piccole dimensioni, in grado di essere gestita attraverso il proprio smartphone grazie a un dongle, cioè una pennetta che si interfaccia a qualsiasi router wi-fi e si collega a un sistema battezzato Berg Cloud. Il tutto per consentirci di stampare un sacco di contenuti diversi, chiamati dal sistema Pubblicazioni, e ficcarceli in tasca.



Queste pubblicazioni sono (o puntano ambiziosamente a rappresentare) la summa dei nostri interessi sul web e fuori. Per esempio, Little Printer può stampare, nel suo formato poco più ampio di uno scontrino e su carta termica, la propria To-do list da Google, un mix di aggiornamenti dai social network (magari dove sono collocati quel giorno i vostri amici su Foursquare) oppure specifici estratti di quotidiani e magazine, le rubriche preferite da leggere a colazione. O ancora, comporre in un unico documento newsletter e aggiornamenti via mail, di modo da confezionarsi il proprio micromagazine quotidiano. La selezione dei contenuti – fra cui le ultime statistiche sui vostri allenamenti nella corsa grazie a Nike+ – avviene attraverso la specifica App (per iPhone e Android) che fa da interfaccia alla stampantina sul vostro smartphone.
Il lancio di Little Printer, prodotto dallo studio londinese Berg, è previsto per la metà del 2012. È verosimile che per quel periodo i contenuti stampabili, che passano attraverso Berg Cloud – una piattaforma che la società britannica pensa di utilizzare anche oltre le necessità legate alla sua cubica macchinetta – siano più ricchi e ancora più interessanti dell’oroscopo o del sudoku. Consentendoci di infilare nel portafoglio, in un ritorno al tattile-cartaceo sempre più prepotente, la stringata lista delle cose veramente importanti – o magari le sciocchezze più futili? – del (nostro) web.

Fonte: Wired

venerdì 13 aprile 2012

Sushi printer.

Se non avete strambe velleità come stampare un sushi, cosa che accade nel video che vi proponiamo oggi, allora acquistate online le vostre ricariche toner dal sito di FuturPrint.

mercoledì 11 aprile 2012

3D Chocolate Printer

Ciao a tutti e bentornati dalle vacanze pasquali.
Chissà se le delizie che avete gustato in questi giorni  sono state preparate con una 3D Chocolate Printer!

giovedì 5 aprile 2012

Instaprint. La stampante di Instagram.


Instaprint rappresenta sicuramente un connubio tra l’alta tecnologia della stampa immediata tramite la tecnologia inkless e la tradizione delle Polaroid del passato. Il suo principio di funzionamento, va a collegarsi con l’ #hashtag; la tipologia di tag utilizzata su Twitter. Di fatti, nel momento in cui ci troviamo ad un qualsiasi evento, sarà possibile (in presenza di un dispenser Instaprint) avere una stampante che raccoglie tutte le immagini con lo stesso hashtag e le stampi in tempo reale in un simpatico formato contenente anche i dati che avete reso pubblici.
Si tratta quindi di un oggetto interessante tanto per i possessori di locali pubblici (bar, discoteche, teatri, centri commerciali), quanto per esigenze private come feste di compleanno, cene con gli amici e cerimonie di vario tipo. Sarà necessario configurare il vostro apparecchio, la location o l’hashtag e comunicarlo agli altri.  Il resto lo faranno loro con i profili Instagram, facilmente configurabili con il vostro servizio Instaprint.

martedì 3 aprile 2012

3D in quattro mosse


La Thing-O-Matic di MakerBot è un successore user friendly dei macchinari per la prototipazione veloce usati per anni nel design industriale. Thing-O-Matic è, ovviamente, più piccola e meno costosa: è alta appena 16 cm.

Per usare la Thing-O-Matic ti serve un modello a computer dell’oggetto che vuoi stampare. Può essere una tua creazione originale o puoi scegliere qualcosa da Thingverse.com, il sito di MakerBot dove i progetti – tutti open source – sono downloadabili gratuitamente. Poi, i modelli devono essere caricati su ReplicatorG, il software di MakerBot. Via usb ReplicatorG lo trasporterà dal computer alla Thing-O-Matic.

Una bobina di plastica inizia a infilarsi nella Thing-O-Matic, il filo è scaldato mentre viene portato sulla piattaforma di 12 centimetri alla base della stampante. Strato per strato, la bobina di plastica calda – spesso chiamata filamento – forma l’oggetto desiderato secondo le specifiche date dal software. Pettis descrive questo processo come "disegnare con una pistola di colla calda".

Di solito il processo di stampa impiega circa 10 minuti per ogni centimetro cubo, la stampante si ferma da sola quando il modello è pronto. A quel punto, voilà!, l’oggetto stampato è pronto e dovrebbe replicare perfettamente il modello disegnato a computer.